Un centinaio di giovani a Caldas da Rainha hanno dato
vita a una giornata solidale dal titolo
“Rivoluziona la tua città con l’amore”,
con molteplici iniziative rivolte ai più emarginati.
Con gli anziani in una casa di riposo. Con i detenuti
nella prigione locale. In un istituto di assistenza sociale. Con coetanei
diversamente abili in un Centro di educazione speciale. Non sono questi i
luoghi in cui i giovani trascorrono
abitualmente il loro tempo. Ma lo scorso 8 febbraio, a Caldas da Rainha, nella
regione ovest del Portogallo, un gruppo di un centinaio di Giovani per un Mondo
Unito ha voluto dare un segnale alla città, per scuotere se stessi e gli altri
dall’indifferenza.
Punto di partenza, un meeting presso l’auditorium del
Centro sociale Parish, per sintonizzarsi sull’obiettivo: il desiderio di
testimoniare l’amore fraterno, convinti che “vivere per un mondo unito” può
essere una risposta alle sfide di oggi, ispirati anche dalle esperienze di giovani
di altri Paesi. E da lì, in gruppi, si sono recati in diversi punti della città
da coloro che hanno più bisogno di aiuto, o dove si poteva lasciare un segno di
attenzione per il territorio.
Ridipingere i muri del Centro giovanile su richiesta del
Comune. Distribuire caffè, biglietti, un sorriso, un saluto ai passanti ignari
e sorpresi. È stata una proposta originale per gli abitanti di Caldas da
Reinha, contagiati dall’entusiasmo e la convinzione dei giovani.
«Se ognuno facesse qualcosa lì dove si trova, tutto
potrebbe cambiare», ha dichiarato il vice sindaco Hugo Oliveira.
«Sono andato per dare, e ho ricevuto», racconta un
giovane di ritorno dalla visita ai detenuti. Tra questi, alcuni hanno espresso
il desiderio di essere, anche loro, costruttori di un mondo unito. «Cercherò di
perdonare…», «Stabilirò più contatti con la mia famiglia», hanno scritto dopo
questa esperienza.
Una giornata intensa, che non è passata inosservata, e
che ha coinvolto molte realtà. Ma la sfida è appena cominciata, dicono i giovani:
«Vogliamo continuare insieme il cammino della fratellanza universale dove
abitiamo, a partire dalle piccole cose, nelle nostre famiglie, nei rapporti con
gli amici, a scuola, al lavoro».
Per puntare poi alle sfide più grandi.
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